In quest’ultimo trentennio se vi è stata una vera e propria rivoluzione dirompente in campo farmacologico essa si è realizzata nell’ambito delle patologie metaboliche e, particolarmente, nella gestione del diabete e delle dislipidemie. Nel diabete, non solo abbiamo vissuto il fiorire di una nuova serie di molecole con farmacodinamiche assolutamente differenti ed originali, ma abbiamo scoperto effetti “ancillari” che poi sono divenuti il principale motivo di utilizzo di tali farmaci. Nel trattamento, poi, delle dislipidemie abbiamo osservato il trionfare della nanotecnologia con l’affermarsi di nanofarmaci sempre più efficaci e mirati al bersaglio molecolare. Proprio di quest’ultimo campo si occupa l’opinione dell’Esperto di oggi o, meglio, degli Esperti, perché si tratta di due colleghi FADOI DOC e di assoluto valore culturale: Gianlorenzo Imperiale e il suo collaboratore Angelo Bosio.
Gianlorenzo Imperiale, dopo un apprendistato in ambito metabolico dal 1983 al 1993 presso l’Istituto di Medicina Interna dell’Università di Torino, nella scuola del Prof. Gianfranco Pagano, è praticamente FADOI da sempre; da numerosi anni nel Direttivo della FADOI Piemonte e Valle d’Aosta, di cui è colonna portante, prima come segretario di vari presidenti, ora come Presidente. Egli è Direttore della UOC di Medicina Interna, dell’Ospedale Martini di Torino, ove sin dal giugno 1993, ha istituito un Ambulatorio per le Dislipidemie e l’Aterosclerosi. È anche socio della Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi (SISA). Nella sua attività professionale, così come nella sua ampia produzione scientifica su riviste nazionali ed internazionali, si è sempre particolarmente dedicato all’argomento delle dislipidemie sul quale è stato numerosissime volte relatore e discussant a congressi regionali e nazionali.
Angelo Bosio, suo prezioso collaboratore, è dirigente medico presso la stessa UOC di Medicina Interna, socio FADOI dal 2010 e membro del Consiglio Direttivo FADOI Piemonte e Valle d’Aosta dal 2020, anch’egli socio della SISA dal 2003 e dal 2020 anche dell’European Atherosclerosis Society (EAS). Svolge, naturalmente, la sua attività presso l’Ambulatorio Dislipidemie dell’Ospedale Martini di Torino dal 2019 mentre, dal 2003, l’aveva svolta presso l’Ospedale Cottolengo di Torino. Può fregiarsi di certificazioni e formazione lipidologica presso l’Università degli Studi di Torino, SISA, EAS, National Lipid Association (NLA), Società Italiana di Pediatria (SIP), Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Come Gianlorenzo è stato relatore, moderatore e discussant in congressi e convegni in campo lipidologico e diabetologico, oltre che dei vari ambiti della medicina interna nei quali è autore e co-autore di lavori ed abstracts pubblicati su riviste nazionali ed internazionali.
L’opinione che ci forniscono è un update sul trattamento delle dislipidemie, ma, in realtà, è proprio una completa ed erudita trattazione sulla gestione globale delle dislipidemie. L’articolo è così ampio che il buon Giuliano ha sentito la necessità, d’accordo con gli autori, di inserire dei riquadri riassuntivi per meglio schematizzare i vari passi del loro eccellente lavoro.
Si parte dalla situazione attuale di gestione delle dislipidemie, che non è precisamente in linea con quanto consigliato dall’aggiornamento del 2025 delle Linee Guida ESC/EAS, per cui sottolineano la necessità del miglioramento della gestione medica dell’iperlipemia allo scopo di ottimizzare la gestione del rischio CV. Passano poi ad una ampia e dettagliata descrizione dei nuovi farmaci a nostra disposizione, tanto quelli che presentano nuovi target rispetto a quelli tradizionali quanto quelli con nuovi meccanismi di azione su target già noti. Descrivono anche molecole in attuale sviluppo tra le quali, particolare risalto viene dato alla LipoproteinaA (LpA) e i suoi inibitori, nuove star in questo scenario.
Quindi lascio a tutti una buona lettura dalla quale ne usciremo certamente tutti arricchiti